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zona: piazza della Scala


Nasce a lato della chiesa di San Giuseppe, costeggia l'edificio (dell'800) della Cassa di Risparmio, incrocia con la via Romagnosi, piega bruscamente all'altezza della casa al n. 11, la sola che nel cortile conservi i segni della sua origine del '400, per raggiungere la via Manzoni. L'antichità della Contrada non è accusata dall'aspetto esteriore dei fabbricati, che nascondono sotto i rifacimenti moderni le tracce originarie, né dal tortuoso percorso, comune a tanta parte delle vie del centro; ma piuttosto dal nome, variamente interpretato: secondo qualcuno da un ipotetico "am' dicario" o da un gentilizio "Undegardi"; o da un supposto "antiquarium". Ma il De Capitani, da un documento del 1586, ha potuto stabilire l'originaria lezione del toponimo in "Contrada degli Andegardi", che si riferisce dunque ad un nome di famiglia di schietta origine medievale germanica. Al n. 11 è conservato un cortile del '400, con ala di portico, di quattro arcate a pieno sesto, su colonne di serizzo, capitelli a grandi foglie, targati, senza abaco; nessun segno araldico sulle targhe, base attica con unghie agli spigoli, plinti incassati nel pavimento. Sottoportico con soffitti in legno poggiante su travi con mensole di legno modanate nei modi del '400. Al n. 12 abitava Carlo Tenca che, dal 1850 al 1859, redigendo il Crepuscolo, teneva viva la fiamma della causa nazionale, come ricorda una lapide.

 

 

 

 

 

 anno 2017

 

 

 

anno 1931 - angolo via Romagnosi