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(nr. 7384) da via Varesina a via Pizzigoni - zona Sempione

 

Nato nel Canton Ticino (1742), dopo aver studiato all'Accademia di belle arti a Parma e dopo aver eseguito importanti opere in Toscana e a Napoli, venne a Milano chiamatovi dal Piermarini, per il quale decorò le sale di Palazzo Reale. In quel tempo da Maria Teresa d'Austria era stata fondata l'Accademia di Brera, e l'Albertolli ne fu uno dei primi insegnanti, fondandovi la sezione di ornato che diresse sino al 1812. Al nome dell'Albertolli sono legati i più importanti edifici di Milano sorti verso la fine del 1700: le decorazioni a Villa Reale di Monza, le sale dei palazzi Belgioioso, Melzi, Greppi e Arconati; suo è il restauro del'altare maggiore della chiesa di san Marco. Insieme agli architetti Cagnola, Canonica, Landriani e Zanoja, i più illustri dell'epoca, tracciò (1807) quel famoso piano regolatore napoleonico che tanto entusiasmo ebbe a suscitare in quel tempo, e ancor oggi desta interesse non solo storico. Se fosse stato realizzato quel piano, col suo coraggioso programma di sventramenti, allineamenti e ricostruzioni, avrebbe dato a Milano una vera caratteristica di città ampia e moderna.

 

 

 anno 2016