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(n. 6158) da piazzale Cadorna a piazza della Conciliazione

 

Del Boccaccio non si ha con certezza data e luogo di nascita. Si è indicata come città natale Parigi, ove il padre, Boccaccio di Chelino, agente della compagnia dei Bardi, fu nel 1310 e nei primi mesi del 1310. Oggi si tende a fissare la nascita illegittima del Boccaccio da una donna ignota in terra di Toscana (Firenze/Certaldo) nei mesi di Giugno/Luglio 1313. Comunque sia, venne da bambino trasferito a Firenze, e con Dante e Petrarca è ascritto al glorioso triunvirato dei creatori della letteratura italiana. Però né le sue poesie raggiunsero l'altezza di Dante e Petrarca, né gli amori che le ispirarono furono casti e puri, come quelli a cui attinsero i loro versi sublimi l'amante di Beatrice e il cantore di Laura. Miglior prosatore che poeta, per quanto notevoli parecchi suoi componimenti poetici, come la "Teseide" e il "Filostrato" il Boccaccio è considerato nella storia della letteratura italiana come il padre dei buoni prosatori per le sue opere "Filocopo, Fiammetta" e soprattutto per il "Decamerone", ove è rappresentata la commedia umana della società comunale ritratta nell'autunno della civiltà Medievale. E la ritrasse specialmente nella sua espressione più gagliarda e vitale, che l'aveva portata nel secolo precedente alla conquista del dominio economico dell'Europa, e nel mondo Mediterraneo, cioè nella straordinaria epopea della sua classe mercantile. Quando Firenze, pentita dell'ostracismo inflitto al suo grande poeta (giusta gloria dispensiera di morte) istituì una cattedra ove fosse spiegata la "Divina Commedia", il Boccaccio fu chiamato a reggerla e questo impegno è l'unica luce consolante che illumini il suo triste e squallido tramonto; si spegnerà a Certaldo il 21/12/1375.

 

 

 

 

 anno 2021