«AMBARADAN»: "insieme di cose in disordine, trambusto, accozzaglia".
Probabilmente ha una doppia derivazione.
Si diceva "rabadan" per indicare "confusione" e il Cherubini scrive che i "Turchi hanno il Ramadan in cui non è poco il trambusto…".
Ramadan è il nono mese per la religione musulmana, significa "torrido", in cui esiste l'obbligo del digiuno diurno.
Tale termine potrebbe essersi trasformato in "Ambaradan" per assonanza ironica.
Amba Aradam è un monte etiope alto 2756 metri, dove si svolse una cruenta battaglia dal 10 al 15 febbraio 1936, con violenti scontri che provocarono circa seicento morti italiani e ventimila abissini.
Come mai una così grande differenza?
Semplice, lo spiega Angelo Del Boca: il generale Pietro Badoglio fece sparare 1367 bombe di artiglieria caricate ad arsine, un gas tossico vietato dalla Convenzione di Ginevra, uno dei motivi che provocarono le "inique sanzioni".
Quando le truppe italiane occuparono la zona, trovarono malamente accatastati, ingenti quantitativi di armi e materiali tra cui le insegne di Ras Mulghietà.
Da qui la trasformazione di "rabadan" in "ambaradan".