«M'È ANDAA GIÒ ONA SCORLERA»,
mi è scesa una smagliatura.
«SCORLERA» è una delle più espressive e maledette parole del nostro dialetto. Maledetta perché ogni volta che si produce una «SCORLERA», vuol dire per la donna ritardare l'uscita o rientrare subito in casa o precipitarsi nel negozio di merciaio più vicino, con perdita di tempo e relative imprecazioni del marito o di chi ne fa le veci. Eppure una parola così milanese è tutta latina, sia pure di un latino assai basso. Viene infatti da "scorla", che deriva dal verbo "excutulare", che significa scorrere via tremolando, proprio come fanno le «SCORLERE».