«MELON BON, MELON BON!», meloni buoni, meloni buoni.
Era il grido dei venditori ambulanti di meloni che giravano per le strade milanesi spingendo un carretto a due ruote, foderato all'interno con una lastra di zinco, forato per lasciare scolare l'acqua del ghiaccio sciolto, nel quale i meloni erano tenuti in fresco. «MELON» viene dal latino "melonem" e per traslato scherzoso in Lombardia significa «testa pelata». Una volta, quando qualche giovane compariva di punto in bianco in pubblico con la testa rapata o perché in procinto di andare a militare o perché reduce dal tifo o perché infestato dai pidocchi, i ragazzi suoi compagni di strada gli facevano dietro lungo codazzo, imitando il grido dei venditori di meloni: «MELON BON, MELON BON!».