«SALÀMM DE BASLÈTTA», avanzi di salame ammonticchiati sopra la tafferìa, un apposito vassoio di legno («BASLÈTTA») sopra il quale a Milano, quando ancora non c'erano le affettatrici, il pizzicagnolo (CERVELLEE) tagliava gli insaccati.
Questi rimasugli erano tenuti da parte e venduti a bassissimo costo alla clientela più povera. «BASLÈTTA» (vocabolo comune a tutti i dialetti di Lombardia) deriva dal latino "vas loti" cioè vaso di terra cotta, diventato poi «BASLÒTT» e da ultimo «BASLÈTTA». A proposito di «BASLÒTT» ricorderemo che ancora nel XIX secolo erano chiamati «SPAZZABASLÒTT», spazza ciotole, gli impiegati di banca incaricati di svuotare la sera le ciotole piene di monete, portate al versamento dai negozianti della zona, oppure persona ingorda. Oggi a spazzar le ciotole nelle banche ci pensano i rapinatori. Ma ben sapendo che quanto la moneta spicciola scarseggi, essi altruisticamente si accontentano dei grossi tagli.